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Pubblicato il: 29 Luglio 2025
Il segretario generale della Flai Cgil Campania interviene sulla stampa: “Nei campi non mancano i lavoratori. Mancano i diritti”
Nei campi non mancano i lavoratori. Mancano i diritti.
Sotto il sole cocente, tra il silenzio e la paura, ogni giorno migliaia di lavoratrici e lavoratori portano avanti la fatica del lavoro agricolo in Campania. Ma nonostante la centralità del loro ruolo, la tutela dei loro diritti continua a mancare.
La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro agricoli sono ancora troppo spesso ignorate. Il caldo uccide, e lo fa mentre si lavora, nella totale assenza di protezioni adeguate.
I dati dell’INPS parlano chiaro: in Campania i lavoratori agricoli aumentano, ma le giornate lavorate diminuiscono. Segno di una precarietà crescente che colpisce in modo trasversale – italiani e migranti – in un settore dove si continua a parlare di “mancanza di manodopera”. Ma la realtà è un’altra: manca una vera volontà politica per costruire un’agricoltura giusta e sostenibile.
Non si investe nel collocamento pubblico. Si lascia spazio, invece, al caporalato, alla mediazione illegale e allo sfruttamento senza scrupoli. Il lavoro agricolo diventa irraggiungibile senza trasporti pubblici adeguati. E chi lavora non chiede assistenza, ma giustizia.
Come Flai Cgil Campania, continuiamo a chiedere che vengano rese operative in tutti i territori le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, e che venga pienamente applicata la Legge 199/2016 contro il caporalato.
Nel frattempo, il Governo risponde con un nuovo decreto flussi: misure inefficaci, promesse vuote, titoli gonfiati che rischiano di produrre nuovo sfruttamento e ulteriore irregolarità.
In tutta la regione, la Flai Cgil è presente con il sindacato di strada. Siamo nei campi, nei luoghi dello sfruttamento, dove c’è bisogno di diritti veri e non di parole.
